Von einem lieben Linguistenfreund habe ich die Übersetzung der Entstehungslegende Paradons auf ITALIENISCH geschenkt bekommen! Ho ricevuto come regalo la traduzione della prima leggenda di Paradon! ENJOY!
«In principio era il Trino. Essa lacerò la nebbia come un raggio di Sole l’oscurità, e irradiò luce e calore. Ove Essa posava piede sulla Terra si prosciugavano paludi e si colmavano abissi. Ove si adagiavano le Sue mani germogliava vita. Ombre e orrori si ritiravano di fronte alla Sua magnificenza; sparirono nelle profondità della Terra, nel grembo dell’Oscurità, dove caddero nell’oblio. Essa percorse tutta la superficie delle Terra, e quando giunse all’orlo del Mondo, dove sanguigni oceani rombavano sulle coste pietrose, sfiorò l’acqua, e essa divenne pura. Tutto ciò che era deforme e buio venne colmato di salute e luce; ovunque gli augusti piedi dell’Essere rasentavano la Terra, nascevano fiori e spuntava tenera erba.
Un solo luogo dimenticò l’Essere nella Sua opera. Là dunque si nascose il Male, non toccato dalla Sua forza purificatrice, e con lui gli ineffabili orrori che avanti si aggiravano per il l’innominabile Primo Mondo. Da sempre dunque regnano in quel luogo coloro che noi chiamiamo gli Occidentali, ma che non danno a sé stessi un nome. Essi non tollerano la vita né altro servono che l’Orrore dal quale procedettero prima che il tempo avesse inizio, e sono Orrore loro stessi.
Quando l’Essere ebbe visitato ogni terra a parte quella, Si sedette e gioì alla vista di quel che aveva creato. Il Suo animo era sollevato dalla felicità, e così rise – e da questa prima risata nacquero gli animali, che subito cominciarono a popolare la Terra e tutto quello che vi era sopra. L’Essere Tripartito si meravigliò, e si rallegrò a causa di essi. Rivolse il suo sguardo al cielo e vide come esso fosse vuoto rispetto a ciò che ammirava in Terra. Si sfregò dunque le mani e vi soffiò dentro, e, portati dal soffio divino, si levarono nell’aria ogni sorta di uccelli e insetti, e riempirono il cielo con il loro canto. L’Essere si recò poi sulle coste del mare e vide come le grandi acque giacevano perdute e mute davanti a Lui. E versò lacrime per questa vacuità, e quando le lacrime toccarono l’acqua divennero pesci e creature del mare. E il sapore salino delle sacre lacrime permane ancora nei flutti delle acque profonde.
Quando l’Essere ebbe creato tutto ciò, si fermò e osservò la Sua opera. Presto cominciò a preoccuparsi, perché non poteva trattenersi al contempo in tutte e tre le sfere che aveva popolato di vita. Fece quindi risuonare in un grido la Sua voce, così che tutto quel che esisteva tacque per un momento e ascoltò rabbrividito. Quando si spense il lamento, si levarono al posto dell’Essere Supremo tre figure, meno raggianti, ma pur sempre più belle e sublimi di tutto quel che esisteva intorno a loro. E questi Esseri erano tre – Luce, Bilancia e Ombra. La Luce rappresenta la Bontà, la Purezza, la Sincerità, si nasconde più di tutto negli spazi del cielo, da dove in guisa di Sole e Luna osserva quel che sta sotto di lei. L’Ombra regna sulle profondità del mare e nel grembo più recondito della terra. Da lei procedono il Nero e gli incubi; tutti gli atti malvagi e la sete di sangue nascono da lei. Tra i due si trova la Bilancia, come giudice sulla Terra, che tutto tiene in equilibrio e si inclina ora da una parte, ora dall’altra. I Tre cominciarono subito a formare esseri viventi a loro immagine e somiglianza e distribuirli sulla Terra, che quelli avrebbero coltivato e della quale sarebbero vissuti. Chiamarono questi esseri ‘uomini’. E a seconda del loro creatore alcuni uomini seguono la Luce, mentre altri si votano all’Oscurità. Ma nella maggior parte di loro predomina la Bilancia, ed essi seguono ora la prima, ora la seconda. E fintantoché esisterà questo equilibrio tra gli uomini, perdurerà anche il mondo che il Trino ha creato e dal quale tutti procediamo.»
Traduzione: E. Rovati